Bannato da Omegle. Come fare per essere riammessi?

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Bannato da Omegle? Per chi non lo conosce, è un social in cui non si ha bisogno di registrare per connettersi. La comunicazione sui social è diventata per molti quasi il nutrimento di ogni giorno.  Non se ne può fare a meno. Eppure, si può essere bannati senza nessun apparente motivo valido. D’altronde, non sempre chi viene bannato da Omegle o da altri social si è comportato male, senza essere stato provocato. E’ consigliabile, a questo punto, non rispondere alle provocazioni, dato che potrebbero essere tese ad accendere una miccia impulsiva che può portare ad una catena “senza fine” di commenti. Oggi parliamo del social Omegle ma tali consigli possono essere applicati anche per altri social.

Mi hanno bannato da Omegle? Alternative utili.

Bannato da Omegle? La prima cosa da provare, prima di ogni altro “tentativo a vuoto”, è di verificare se lo staff potrà o meno riammetterci. Potremo inviare una mail allo staff complimentando per il servizio del social, constatando che non si ritiene di aver violato nessuna regola per la buona convivenza nel social (non sono rari i casi in cui altri utenti un po’ “invidiosetti” ci bannano senza alcun apparente motivo) e di voler, pertanto, essere riammessi nel social.

Attendiamo la risposta dello staff. Se lo staff non dà nessuna risposta, nel frattempo potremmo provare le “soluzioni di comodo” che tanti utenti bannati dai social adottano.

Chi è stato bannato da Omegle o da altri social non potrà più utilizzare, in maniera completa, i servizi messi a diposizione, pur continuando ad accedere nel proprio profilo. Ciò da cosa può dipendere? Da dove e da quando siamo stati bannati. Siamo stati bannati per aver inserito un commento offensivo o per avere spammato? Benissimo, ci verrà disabilita solo la funzione dei commenti. Dalla messaggistica istantanea? Non potremo più chattare. E via dicendo. A questo punto, bisogna chiedersi se il blocco è collegato solo all’account (sarà sufficiente aprirne un altro) oppure all’indirizzo Ip, come fa Omegle.

Se si tratta dell’indirizzo Ip, verifichiamo se nel nostro sistema viene memorizzato in modo statico (resta sempre lo stesso) o in modo dinamico (cambia ad ogni connessione). Ogni utente bannato da Omegle, pure se crea un nuovo account e mantiene lo stesso indirizzo Ip statico, avrà sempre il blocco e non potrà accedere al social.

Come facciamo a capire il nostro indirizzo Ip

A questo punto, verificate il vostro Indirizzo Ip. Vi sono 2 modi per controllarlo:

  • Tramite il motore di ricerca Google. Digitiamo sulla barra dei comandi “Mio Indirizzo Ip” ed appariranno una serie di applicativi per controllare il proprio indirizzo. Accertatevi chiaramente che si tratti di fonti affidabili.
  • Tramite le impostazioni di sistema o di configurazione del proprio server di rete. Lì possiamo anche cambiarlo manualmente o inserire automaticamente l’impostazione: “genera automaticamente indirizzo Ip”.

Un utente bannato da Omegle dovrà, prima di tutto, collegarsi con un indirizzo Ip diverso, in modo da non essere riconosciuto dal sistema come un utente bloccato ma come un nuovo utente.

Quindi, due sono le alternative utili:

  • Ci si collega con un altro dispositivo portatile, in corrispondenza di una rete wireless gratuita
  • Si utilizzano i programmi “proxy” messi a disposizione che fanno collegare il nostro server con un altro ip. Ma prestate bene attenzione che queste procedure, anche per chi è stato bannato da Omegle, non sono ben accette dallo staff, in quanto si tratta di modi per “aggirare” i divieti e l’ip, utilizzato dal proxy, potrebbe essere stato, a sua volta, segnalato.

Insomma, se effettivamente non avete commesso alcuna violazione, non avete insultato nessuno, non vi hanno spinto attraverso la provocazione ad avere atteggiamenti inconsulti né avete condiviso materiale offensivo o “coperto” dai diritti, o cambiate social oppure attendete, con cortesia, la risposta dello staff che potrete, magari, gentilmente sollecitare.

Una piccola riflessione la lasciamo. Ma i social sono così importanti per “mettere a nudo” il proprio senso di identità oppure vanno proprio presi così, per quelli che sono? Spesso le persone che non riescono ad emergere bene nei social, sono persone molto corrette nella vita quotidiana. E’ plateale che se si è consenzienti, vaccinati e maggiorenni nel condividere tra di sé una determinata intesa, senza comunicarla a persone che non la condividono, si è liberi di trovare il proprio angolo di social. Ma i social devono diventare, allora, tanti club diramati, a seconda della cultura e dello stile di pensiero o dei costumi di ognuno, oppure si può sperare di condividere in armonia un messaggio senza che ciò leda alcuno? E’ possibile questo?

  • 11/07/2014