Come fermare gli aggiornamenti automatici di Google Play

Google play Apps

Quando installiamo delle Apps nel nostro cellulare, c’è un “hub” che dirige l’installazione e gli aggiornamenti delle stesse. Si chiama Google Play, ed è un pro e contro di varie faccende che riguarda il nostro Android. Da una parte possiamo garantirci di trovare sempre applicazioni a distanza d’un tocco…ma dall’altra dobbiamo subire le regolamentazioni di Google, di cosa possiamo e non possiamo scaricare, e dei suoi aggiornamenti automatici.

Gli aggiornamenti di Gplay possono scattare in qualsiasi momento e, in caso siamo su un consumo di banda molto stretta, consuma un bel po’ di mega. Specialmente ora che sono state introdotte apps d’una dimensione consistente, le cose possono diventare stressanti dato che queste molte volte non aggiornano i file singoli, ma tutta l’App. Disattivare gli aggiornamenti non è un operazione particolarmente complicata, perciò ecco cosa c’è da fare per sistemare tutto:

Aprite Google Play. Aprite poi il menù in alto a sinistra e cercate il pulsante “Impostazioni”. All’interno di queste troverete la scelta dell’aggiornamento automatico delle Apps. Le scelte sono più o meno: non aggiornare, aggiorna automaticamente (di default), aggiorna solo attraverso Wifi. Per vostra comodità potete scegliere sia l’ultima che la prima, così da evitare che Google Play aggiorni di testa sua tutto quello che vuole.

Adesso che avete disattivato gli aggiornamenti automatici, cosa potete fare per aggiornare le Apps? La faccenda è di nuovo relativamente semplice, e vi basterà solamente aprire nuovamente Google Play e aprire il menù “Le mie apps”. Troverete direttamente la lista delle Apps installate e di quelle che hanno bisogno d’un aggiornamento. Potete premere direttamente su “Aggiorna tutto/e” per fare un aggiornamento a tappeto oppure premere sull’app interessata e aggiornarla completamente a parte. Se cercate anche di reinstallare un applicazione potete sempre passare su alla scelta a fianco e controllare cosa c’è e cosa non c’è.

  • 14/12/2015