Social Lending e prestiti online: info in merito

prestiti online

Quando le condizioni delle banche son troppo dure, ma anche in altri casi: son molti coloro che ricorrono ai prestiti online

Negli ultimi tempi molto diffusa, forse per la convenienza forse per la sempre minor disponibilità delle banche a concedere prestiti, è la scelta di molti utenti di ricorrere a quelli che sono finanziamenti e prestiti online.

Tra i vari intermediari (che a condizioni più vantaggiose sono in grado di procurare il prestito desiderato) e quello che è conosciuto come Social Lending, non poche sono le possibilità di ottenere credito senza per questo mettere a rischio la sicurezza del bilancio familiare, o dover rinunciare per tassi d’interesse non di rado troppo alti.

E proprio a proposito di prestiti online approfondiamo in questo articolo il summenzionato concetto di Social Lending. Di cosa si tratta esattamente? Quali vantaggi è in grado di apportare a chi è alla ricerca di un finanziamento? Come quantificare la convenienza che da esso deriva? Continuate a leggere e ne saprete di più.

Informazioni e caratteristiche del Social Lending: cerchiamo di capirne di più

A proposito di prestiti online, una delle possibilità a disposizione di chi è alla ricerca di un finanziamento conveniente potrebbe rivelarsi il Social Lending.

Nello specifico, si parla di Social Lending quando gli utenti coinvolti (finanziatori e richiedenti) si accordano per un finanziamento e tale accordo avviene usufruendo della rete internet (e di piattaforme ben precise). Normalmente, a finanziare un prestito non è un solo creditore, ma più creditori che, unendosi, raggiungono la somma richiesta dal richiedente.

Ovviamente, la convenienza sta nel fatto che, essendo i costi ridotti, anche gli interessi si rivelano più bassi, e dunque più vantaggiosi.

Insomma, per queste ed altre motivazioni, i prestiti online sono sempre più diffusi. Ad ogni modo, prima che il prestito venga erogato, il richiedente viene studiato perché di esso possa essere stabilito un grado di affidabilità, ma il rischio di fallimento del debitore non è comunque tutelato.

 

  • 18/01/2015