Windows 10, come ottimizzare la durata della batteria [Parte II]

Screenshot-19Ieri abbiamo pubblicato la prima parte della nostra guida su come ottimizzare la durata della batteria in Windows 10. Come abbiamo visto, molti utenti lamentano il fatto che Windows 10 abbia una durata disastrosa della batteria, probabilmente a causa di un bug su cui stanno indagando sia Microsoft che Intel. Tuttavia ad inficiare la vita della batteria possono essere anche alcune impostazioni dell’utente, quindi vediamo ulteriori consigli su come migliorare la durata della batteria.

Ottimizzare la durata della batteria in Windows 10: Windows Update

Se si vuole ottimizzare la durata della batteria si deve per forza tenere sotto controllo Windows Update, il servizio di aggiornamento che con Windows 10 è diventato automatico. La ricerca e il download di aggiornamenti già comporta un certo consumo di batteria, a cui si aggiunge quello dovuto al download degli aggiornamenti in caso il device trovi una linea accessibile. Ma non è tutto: Windows può anche condividere gli aggiornamenti scaricati con altri computer della vostra rete privata e questo comporta un un’ulteriore consumo della batteria oltre che di internet. Per disabilitare gli aggiornamenti automatici, è sufficiente digitare Update nella casella di ricerca Start e quindi cliccare su Windows Update. Da lì, cliccare su Cambia impostazioni → Aggiornamenti importanti e qui selezionare l’opzione che più si preferisce. Si consiglia inoltre di andare in Aggiornamenti consigliati e selezionare la casella Scarica aggiornamenti consigliati allo stesso modo degli aggiornamenti importanti e quindi fare clic su OK.

Ottimizzare la durata della batteria in Windows 10: PowerCfg

PowerCfg è uno strumento di comando nascosto, utilizzato per modificare le impostazioni della batteria su un device mobile. Con PowerCfg, ad esempio, è possibile creare una lista di device con il permesso di ‘svegliare’ il tuo computer. Alcuni programmi possono impostare dei timer che fanno risvegliare il computer per svolgere attività come l’aggiornamento del software o una scansione, il che può essere utile. Tuttavia può diventare pericoloso se al momento dell’accensione il computer non è collegato alla corrente elettrica e quindi viene consumata la batteria.

Il comando powercfg –devicequery wake_armed permetterà di vedere quale programma fa accendere il computer e ne consuma la batteria. Ancora più utile è il comando powercfg /energy con cui si monitora l’attività del pc per 60 secondi e si crea un report sull’efficienza energetica del computer.

  • 23/09/2015