Casa intelligente. Sì o no? Le varie posizioni.

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Come abbiamo già notato al CES 2015, l’utilizzo di tante nuove applicazioni è divenuta finalmente una realtà. Abbiamo visto nuovi sistemi di comunicazione, nuove TV curvate e metodi per comunicare con la nostra casa intelligente. Ma cos’è questa “nuova” invenzione, per la precisione? Ci stanno interessando Apple, Google e Microsoft. Tutti con un solo obiettivo: creare un singolo ecosistema “casalingo” che permetta agli utenti di godere dei vantaggi delle marche scelte in qualsiasi funzione della casa pluri-accessoriata.

Ma parliamo in parole più chiare: la così chiamata “casa intelligente” viene da una serie di sperimentazioni che parte già dai primi anni 2000, con display LCD pesanti e funzioni poco ottimizzate, tutte collegate ad un singolo computer ed una linea telefonica. Potevano infatti mostrare il loro stato attuale o comunque eventuali allarmi solamente attraverso SMS, che potevano arrivare in ritardo o non partire affatto.

Adesso siamo nel 2015. Non c’è un computer centrale che comunica il tutto ad un utente finale, ma è il proprio Smartphone ad essere l’HUB di tutto. La connessione digitale all’esterno fa il resto ed ogni elettrodomestico comunica singolarmente in modo accurato. In poche parole, il risultato è lo stesso ma è stato ottimizzato per i tempi d’oggi ed i modi in cui tutto funziona. Ma la vera domanda è: quando avremo in casa simili comodità e quanto sono sicure?

E’ anche vero che la “casa intelligente” adesso non è un set, ma vari elettrodomestici con i quali possiamo equipaggiare casa nostra un pezzo alla volta. Ogni dispositivo è praticamente su internet e la sicurezza è relativa a come ci teniamo cura noi, compresa anche  quella del nostro cellulare. Al momento è difficile da dirlo, simili dispositivi sono stati appena presentati. Tuttavia la battaglia è appena iniziata fra le marche e sarà solo questione di tempo (in anni) prima di vedere il mercato invaso da simili prodotti. Il cambiamento più radicale, ed almeno positivo, è che tutto sarà legato ad un ecosistema (Apple, Microsoft, Google) e sceglieremo noi i nostri prodotti da legare con lo smartphone.

  • 15/02/2015
  • Scritto da: Autore: Ines