Distinguere i tipi di tastiera meccanica. Scriviamo e giochiamo meglio.

Tastiera meccanica

A volte quando parliamo di tastiere viene nominata la tastiera meccanica. Cosa significa? Si tratta d’una particolare tastiera che invece di usare delle normali membrane come quasi tutte le tastiere moderne, creando un contatto con un semplice pezzo di metallo, questa utilizza un meccanismo che richiede ad una serie di pezzi (pulsante, molla, leva, ect) che scendono per premere un piccolo pulsantino. Di solito questo meccanismo era assegnato alle tastiere degli anni 80, del quale il famoso rumore è facilmente riconoscibile: sono inoltre indistruttibili come tastiere. Tuttavia ce ne sono tante varianti al giorno d’oggi, ognuno con le proprie personalizzazioni. Vediamo quale tastiera meccanica è migliore per noi.

Cherry MX Red e Black. Uno dei tipi più utilizzati al giorno d’oggi. Suono non udibile soprattutto se non premuto forte, indicato per i giochi sparatutto FPS.

Topre. Una variante dei Cherry. Indicato per la maggior parte dei giochi, silenzioso. A differenza del pulsantino, i Topre utilizzano una copertura in gomma per la pressione.

Cherry MX Blue e Green. Sono molto rumorosi, ma sono molto resistenti per via di due pezzi aggiunti. Indicatissimi per la scrittura rapida. Indicato per i giochi dove è richiesta una scrittura rapida e non la pressione continuata d’un tasto per via della resistenza e la distanza che il tasto deve coprire.

Cherry MX Brown e Clear. Sono più silenziosi del Blue e Green, ma hanno la stessa sensazione tattile. Questo significa che potete scrivere velocemente, senza sentire molto il rumore del tasto. Questo può creare qualche problema, ma per certi gusti è necessario.

Molla Buckling, o Buckling Spring. Praticamente il meccanismo più fedele all’originale possibile. Per questo motivo, è anche il più rumoroso. Non sono adatte per scrivere velocemente né per premere due tasti alla volta, perché non vengono riconosciuti. Adatto per giochi molto calmi e per chi cerca una tastiera che duri un secolo.

  • 06/08/2015
  • Scritto da: Autore: Ines