Google Play Music Unlimited, la proposta musicale di Google

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[pullquote]Tutta la musica che vuoi , ovunque tu sia. Dunque, non è necessaria la sincronizzazione[/pullquote]In molti attendevano l’arrivo in Italia della webradio di Google, al secolo Google Play Music Unlimited. Un’offerta incredibilmente vasta per la musica in streaming, che annovera grandi classici e pezzi anche rari e ricercati. Come ha proposto, in passato, il popolare Last.fm, questo nuovo servizio Google è in grado di elaborare veri e propri canali radio basati sulle singole preferenze impostate, dall’utente ovvero inserire playlist personalizzate. E’ davvero fantastico, per chi abitualmente ascolta musica dal web. E’ possibile caricare fino a 20.000 brani musicali, ed ascoltare musica anche offline.

In realtà, forse, ci aspettavamo qualcosa in più. Google Play Music Unlimited è perfetto, entusiasmante, completo e sostanzialmente privo di bug. Ma è troppo simile a servizi analoghi come Spotify, con il quale i più patiti condividono playlist e preferenze con gli amici su Facebook.  Le minori limitazioni rispetto a Spotify rendono inutile la sincronizzazione, e questo è un buon punto a suo favore. Al contrario di Spotify,  Google Play Music non ha lasciato spazio ad un servizio web based da far girare sul pc, ed è assente da iTunes (sono attese a breve novità anche da Apple nel settore dello streaming musicale). Alcuni tester d’oltremanica segnalano, infine, un consumo di batteria maggiore rispetto al diretto concorrente.

La nota dolente non può che essere il prezzo. La webradio di Google può essere provata in promozione per un periodo di trenta giorni, al termine dei quali poi sarà necessario sottoscrivere un abbonamento mensile di euro 9.99  (in promozione a 7.99 per chi si iscrive entro il 15 settembre). Spotify premium, che consente di caricare meno brani (9.999 su tre dispositivi diversi) viene proposto allo stesso prezzo. Forse, un prezzo eccessivo per i tempi attuali: un prezzo più basso avrebbe sbaragliato i diretti concorrenti e, forse, sarebbe scomparsa una parte degli utenti che scaricano musica pirata. La concorrenza potrebbe però essere di grande aiuto, con sconti e promozioni.

Ne trae giovamento il mercato musicale, che registra l’ennesimo calo di vendite di cd con un -5% nel 2012. Ma la musica in rete è cresciuta lo scorso anno del 9%, e  i numeri sembrano destinati ad un ulteriore previsione in positivo.

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  • 09/08/2013