Occhiali 3D, un bugiardino con avvertenze e controindicazioni

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Dalle origini del 3D “domestico” ad oggi, la tecnologia è andata avanti, proponendo nuovi modelli e tecnologie innovative. Ma l’uso degli occhiali 3D non è stato, forse, sufficientemente preso in esame, per la verifica di eventuali problemi che possono creare alla vista. Le diverse case produttrici hanno comunque provveduto a fornire indicazioni validi sui modelli messi in mercato, precisando, come previsto per legge, la risposta ad ogni possibile problema e le principali indicazioni per un corretto utilizzo.

[pullquote]Vanno seguite le dovute cautele: lo dice il Ministero della Salute[/pullquote]La buona notizia è la creazione di un “bugiardino” con tutte le principali avvertenze, nel quale spicca il divieto di utilizzo per i bambini al di sotto dei 6 anni. A prevederlo, è una circolare emanata dal Ministero della Salute e dello Sviluppo, che precisa inoltre come effettuare la pulizia e come comportarsi nel caso di problemi. Infine, la Circolare spiega che tali indicazioni dovranno essere integrate nella prima pagina dei manuali, in lingua italiana, sui siti istituizionali, nel sito del produttore (ove, nella stragrande maggioranza dei casi, è già presente) e diffusa per una capillare informazione ai consumatori.

Una mossa in ogni caso azzeccata, che richiama l’attenzione di un numero di utenti davvero considerevole: la televisione è presente in oltre il 95% delle famiglie (dati ISTAT) e il trend del 3D casalingo, diventato oramai uno standard, è in costante ascesa. Dunque, una tecnologia che va prima conosciuta a fondo prima di essere utilizzata in modo massivo da tutti i componenti del nucleo familiare.

Indicazioni ed avvertenze per l’uso degli occhiali 3D in ambito domestico. In sintesi: la tecnologia non è indicata per i bambini al di sotto dei 6 anni di età, al di fuori del tempo strettamente necessario alla visione del film 3D. Devono essere indossati contestualmente ad occhiali correttivi e lenti a contatto, ma il loro utilizzo deve essere interroto nel caso sopraggiungano problemi alla vista o malessere. E’ controindicato l’uso promiscuo nel caso di soffra di affezioni contagiose con il contatto, come la congiuntivite. Devono essere puliti solo con un panno morbido asciutto, senza uso di benzene o solventi particolari. Gli occhiali 3D devono infine essere tenuti lontani dalla portata dei bambini a causa della presenza di piccole parti ingeribili. Link alla Circolare del 31 Luglio 2013.

  • 06/08/2013