Retail o download? La rivoluzione digitale investe anche il mondo del gaming

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Chi l’avrebbe detto che sarebbero bastati pochi clic per avere comodamente a casa propria i nostri giochi preferiti? Fino a qualche tempo fa gli appassioanti di gaming attendevano l’uscita “fisica” di un videogioco per recarsi nel loro negozio di fiducia e acquistarlo. Oggi però le abitudini sono cambiate: in molti preferiscono fare un semplice download o sfruttare le varie modalità di fruizione attuale dei giochi. Per trovare i migliori giochi per console in circolazione basta visitare il sito di Yeppon: alla pagina https://www.yeppon.it/ps4/giochi-ps4/ si può scegliere tra una vasta gamma di videogame e fare un acquisto online in assoluta sicurezza. Ma vediamo come e perché sono cambiate le abitudini dei consumatori nel corso del tempo.

Vendita retail o tramite internet: le principali differenze

La vendita di giochi via internet ha fatto registrare, negli ultimi anni, un incremento notevole. Era inevitabileche si andasse in questa direzione: la comodità di avere un prodotto direttamente a casa rappresenta una svolta di cui si cominciava ad avvertire la necessità. Sono state create apposite app, i siti dei rivenditori di giochi sono migliorati sensibilmente, per cui è diventata pratica comune acquistare online o scaricare i giochi seguendo dellle facili istruzioni. Le differenze con i negozi fisici non sono molte: fatta eccezione per qualche edizione speciale, che si può reperire solo in appositi negozi, il mercato online presenta gli identici vantaggi. Cosa spinge allora i consumatori, in taluni casi, a recarsi ancora nei negozi?

Le motivazioni alla base di questa scelta sono più di una. Intanto ci sono molti gamer che hanno uno spirito da “collezionisti”, e amano incasellare i giochi acquistati dentro appositi scaffali o mensole della camera. Tanti altri invece prediligono la compravendita della copia fisica, per cui l’acquisto in un negozio si rende necessario. Ci sono poi dei casi che meritano un’analisi più approfondita, come quello del gioco “Assasin’s Creed: Origins”. Questo famoso videogame è stato messo in vendita in ben quattro diverse versioni: l’edizione standard non prevedeva alcuna aggiunta, mentre l’edizione limitata era disponibile solo in alcuni specifici rivenditori e comprendeva un apposito set di armi. C’erano poi l’edizione deluxe, comprensiva di contenuti digitali unici e l’edizione gold che, oltre al pacchetto digitale (lo stesso dell’edizione deluxe) metteva a disposizione un pass stagionale per scaricare gratuitamente tutti gli aggiornamenti disponibili dopo l’uscita del gioco. L’esempio di questo videogioco, peraltro molto venduto in tutto il mondo, è paradigmatico per capire come il mercato si sia adeguato alle esigenze dei vari consumatori, siano essi “digitali” o “analogici”.

Come funzionano i negozi digitali

Già da qualche anno ormai, alcuni tra i colossi mondiali del gaming hanno creato degli appositi negozi digitali per gli appassionati. L’esempio più noto sul mercato è quello di Playstation Store, piattaforma creata da Sony nel 2006 per Playstation 3 e poi estesa ad altri dispositivi. Basta fare l’iscrizione online per scaricare tutti i contenuti disponibili e personalizzarli. Altra piattaforma molto nota è Xbox games store di Microsoft, che permette a sua volta di fare acquisti online con carta di credito e creare un proprio portafoglio virtuale. Per quanto riguarda i videogame per pc va menzionato Steam, il più famoso negozio virtuale riservato ai giochi per computer.

Edizioni per collezionisti

Come accennavamo in precedenza con l’esempio di Assassin’s Creed, ci sono dei casi in cui alcuni videogame prevedono delle versioni particolari. Tali versioni sono spesso ad uso e consumo di particolari fette di appassionati, che contribuiscono ad alimentare la fama e le aspettative rispetto ad un nuovo gioco in uscita. Naturalmente non è possibile stabilire a tavolino se sia meglio o peggio comprare in un negozio o affidarsi all’online: dipende dalle abitudini e dalle esigenze di ognuno. Di certo c’è che il mercato dei produttori spinge sempre più nella direzione del digitale, più agevole e meno costoso rispetto al classico retail.

  • 01/05/2019